PIASTRINOPENIE:

DIAGNOSI E TERAPIA UN ORIZZONTE IN

CONTINUA ESPANSIONE

Razionale Scientifico

La riduzione della conta piastrinica (piastrinopenia) può riconoscere un amplissimo ventaglio di cause andando dalle forme di piastrinopenia congenite alle forme da consumo periferico, quest’ultime con meccanismi fisiopatologici estremamente variegati (immune, autoimmune, da trombosi del microcircolo…).
La diagnosi differenziale deve quindi tener conto di numerosi parametri clinici e laboratoristici e negli ultimi anni si è ulteriormente affinata grazie alla disponibilità di tecniche di diagnostica avanzata per lo studio della funzione piastrinica (citofluorimetria, test funzionali, immunofluorescenza), test genetici di biologia molecolare (per le piastrinopenie/patie congenite) e test immunologici per l’identificazione auto-anticorpale (come ad esempio per la TTP, la HIT e le altre patologie PF4 relate).
La diffusione di queste tecniche non è però capillare e spesso limitata ad alcuni centri e questo pone quindi delle problematiche di ordine organizzativo e logistico per poter offrire a tutti i pazienti la miglior definizione diagnostica possibile.
A fianco dei progressi di tipo diagnostico l’ultimo decennio ha visto inoltre un importante spinta di tipo terapeutico grazie soprattutto agli avanzamenti sulle conoscenze dei complessi meccanismi fisiopatologici alla base delle piastrinopenie che hanno permesso di sviluppare farmaci sempre più mirati ed efficaci.
Ne sono chiari esempi i nuovi farmaci dedicati all’ITP (TPO-mimetici, inibitori di Syk), il caplacizumab per la TTP de novo o refrattaria e gli anticoagulanti alternativi come il danaparoid nella HIT.
Lo scopo di questo evento è quello di offrire una panoramica sulle principali cause di piastrinopenia, andando ad approfondire i progressi in ambito diagnostico e terapeutico e portando delle esperienze cliniche che possano fungere da volano per il confronto e la discussione su queste tematiche di frequente riscontro nella pratica clinica quotidiana.