“Il Mediterraneo e la Prevenzione in Emostasi e Trombosi” è alla sua X edizione. Il Convegno ha tradizionalmente una cadenza biennale, è a carattere educazionale e formativo sulla ricerca e applicazione clinica delle malattie emorragiche e tromboemboliche eredofamiliari e acquisite. Anche quest’anno il programma scientifico si articola in due parti: la prima dedicata all’up-date delle patologie trombotiche, la seconda alle innovazioni nell’ambito delle malattie emorragiche. con particolare riferimento all’emofilia. Oggi uno dei temi più dibattuti nel campo della ricerca di base e clinica è quello delle coagulopatie a carattere emorragico e trombotico congenite e acquisite.
Il più frequente tra i difetti ereditari a carattere emorragico è l’emofilia. Molti progressi sono stati registrati negli ultimi 5 anni. La disponibilità in commercio di concentrati sostitutivi ad azione prolungata, particolarmente riguardo all’emofilia B, ha notevolmente migliorato l’approccio terapeutico e, quel che più conta, la qualità della vita dei pazienti. In questo campo le nuove proposte in via di commercializzazione sono i concentrati ad emivita prolungata che utilizzano la tecnica farmacologica di pegilazione e
glicopegilazione. La ricerca scientifica è andata oltre sperimentando farmaci “non sostitutivi” per l’emofilia A e B, i quali si differenziano dai “sostitutivi” per essere preparati non tradizionali: anticorpi monoclonali specifici come l’emicizumab, già in commercio (esclusivo per l’emofilia A con e senza inibitore) e il concizumab (con indicazione per entrambi i tipi di emofilia), oppure un antagonista ad attività interferente con l’RNAm (RNAi) sulla produzione di antitrombina da parte delle cellule epatiche (fitusiran), tutti con attività procoagulante efficace per l’effetto emostatico. La terapia genica, attualmente in fase avanzata di sperimentazione, offre spunti di notevole interesse clinico specificamente per l’emofilia B, per la quale sono già disponibili risultati clinici ampiamente soddisfacenti e incoraggianti. Di uguale impegno è la ricerca di base e farmacologica applicata alla clinica nella profilassi e nella cura degli eventi tromboembolici arteriosi e venosi. La trombosi arteriosa (ictus cerebrale, infarto cardiaco, ecc.) rappresenta la malattia a maggiore incidenza di morbilità e mortalità ancora prima dei tumori, malgrado i grandi progressi nella prevenzione comportamentale (implementazione dell’alimentazione di tipo mediterraneo, dell’attività fisica controllata) e farmacologica. Argomenti molto dibattuti sono quelli sull’uso appropriato degli anticoagulanti diretti. Inoltre un grande interesse clinico è dedicato alle complicanze tromboemboliche venose in corso di malattie neoplastiche. Sin dal 2006 abbiamo scelto Otranto come sede stabile del Congresso e punto di riferimento nazionale per cultura e accoglienza ambientale. Come nelle edizioni precedenti, il convegno è strutturalmente articolato in modo da privilegiare una dinamica interattiva dei temi affrontati.
ll Convegno è stato inserito nel Piano Formativo 2022 per l’Educazione Continua in Medicina (E.C.M.) e ha ottenuto n. 13 crediti per le categorie di: Medici Chirurghi, Biologi, Tecnici di laboratorio biomedico, Farmacista, Assistente Sanitario, Infermiere, Infermiere pediatrico, Ostetrica/o.
La legislazione in materia di E.C.M. non prevede l’assegnazione dei crediti formativi ad eventuali specializzandi e ad altre professioni afferenti alle discipline mediche.
Per conseguire i crediti è necessario:
- Partecipare in misura del 90% ai lavori congressuali.
- Riconsegnare al termine dell’evento in segreteria la modulistica debitamente compilata e firmata.
- Conseguire almeno il 75% delle risposte esatte del questionario di apprendimento.
L’attestato ECM e l’attestato di partecipazione saranno consegnati previa verifica dei punti precedenti.