Seminari di Emostasi e Trombosi

RAZIONALE SCIENTIFICO

L'epidemia dovuta all'infezione da COVID-19 ha caratterizzato gran parte dell'impegno sanitario del nostro Paese nel 2020. L'impatto sul sistema  sanitario ha determinato una acuta rivoluzione gestionale sia a livello territoriale che ospedaliero, e necessità di acquisire appropriate conoscenze su una patologia ritenuta nuova. Il monitoraggio clinico ha evidenziato sempre più la rilevanza del coinvolgimento del sistema emostatico nel determinismo fisiopatologico e nell'influenzare l'out-come clinico durante questa infezione. I parametri emostatici rappresentano utili predittori di severità clinica della malattia in qualche modo influenzando le modalità di profilassi o terapia antitrombotica. Tuttavia, molti aspetti rimangono ancora oscuri in questo ambito ed il Convegno rappresenta un momento di dibattito ed approfondimento delle conoscenze più recenti su questa nuova malattia. L'emofilia, malattia rara, sta vivendo un periodo di forte innovazione terapeutica e programmi di profilassi anti-emorragica non sostitutiva e di terapia genica stanno ormai diventando una realtà con cui confrontarsi nella pratica clinica. Le emorragie e trombosi acquisite in corso di patologie specifiche come le microangiopatie trombotiche o le malattie mieloproliferative croniche possono influenzare la severità del quadro clinico non solo all'esordio della malattia ma anche come persistenti morbidità a lungo termine. Infine, rimane sempre attuale una rivisitazione del ruolo del laboratorio nel monitoraggio delle complicanze da farmaci anticoagulanti diretti e del possibile uso degli antidoti a tali farmaci. 

Il Convegno vuole pertanto affrontare tali problematiche nella prospettiva di una rinnovata e più diffusa conoscenza di malattie o condizioni con  connotati clinici di interesse non solo per lo studioso di emostasi e trombosi ma anche trasversalmente per altri specialisti.